Direttore di produzione

Giuseppe Romeo Pisano
 

Autore – sceneggiatore 

Sono nato a Messina dove ho conseguito gli studi. Per dieci anni, per motivi di lavoro ho soggiornato in America.
Oggi vivo anche a Roma per motivi logistici lavorativi.
Ho un carattere da salmone, corro contro corrente, cerco di fare quello che non fanno gli altri.
Il mio motto è: “piuttosto non faccio nulla”. 
Già dal 1970 cominciai a girare su pellicola con tutti i pregi e difetti rispetto al digitale di oggi. 
Ho sospeso questa pregiatissima attività perché impegnato in altri progetti di altra natura. 
 
Ho completato la sceneggiatura di un film. Uno spaccato della vita sociale contemporanea e non. 
Una storia incredibile ma vera. Incredibile forse per le poche persone che vivono una vita normale, anche se non si può definire anormale una vita ricomposta.
E’ un film che, spero, sconvolgerà la critica ed il pubblico. 
La trama intrigante tiene i personaggi dall’inizio alla fine in conflitto crescente, accendendo i riflettori nei lati oscuri dei cervelli degli spettatori. 
Il film affronta aspetti sociali, ed è un film drammatico riflessivo.
Certo, sarà un film dove non c’è niente da ridere, piuttosto sarà un viaggio di introspezione. 
Insomma, tutto deve essere rigorosamente spontaneo e naturale altrimenti i messaggi non passeranno. 
Mi riferisco agli stati emozionali che, a volte, distruggono piuttosto che costruire, e provocano lo sdoppiamento della personalità di alcune figure.
 
Il film è indirizzato a
 
Riflessioni dell’autore
 
Stare a galla, oggi, è più difficile di ieri. Quando tutti, sembra, abbiano fatto tutto, c’è da domandarsi: “ ma cosa c’è più da fare”?  Risposta molto difficile. Oggi più che mai bisognerebbe avere idee nuove e differenziate, altrimenti oltre a cadere nel retorico, si cade nel plagio. Allora cosa fare? Certamente fare quello che non hanno fatto gli altri.  Sembra un gioco di parole ma è proprio così. I miei motti sono stati da sempre “do or die e/o Piuttosto non faccio nulla” che ripetermi scopiazzando di qua e di là, ma trovare il taglio giusto, la prospettiva ideale. Guardare la vita nella sua interezza globale, mi ha sempre stimolato ad andare avanti e a trovare le nicchie negli anfratti più insidiosi. Certo, non è facile soprattutto nei momenti di poca tranquillità e stabilità psicologica, ma è certamente più che mai, in questi momenti, dopo una pausa di riflessione, ricominciare contando sulle proprie forze ed energie. Certo, di fortuna ce ne vuole, ma se non ce l’hai, non la puoi nemmeno comprare; allora devi contare sulle tue forze per spingere i muri e muovere le montagne, con la forza della determinazione e con un lavoro alacremente portato avanti senza aver bisogno o chiedere ad altri. Pensa che soddisfazione quando avrai realizzato la tua opera.
 
Tutti pensano di aver fatto una buona gavetta, ma quanti hanno vissuto la propria fanciullezza con un piede nella povertà e l’altro nella ricchezza? Allora è come una doccia finnica, quando sei al caldo tutto è piacevole, il guaio è quando nudo sei al freddo, e ti assicuro che “ sono uccelli senza zucchero “.    
Un nuovo modo d’approcciarsi 
 
Una nuova concezione di fare cinema, che attraverso la più nobile delle capacità umane, il pensiero consapevole, contribuisca a sviluppare qualsiasi forma di dialogo e di comunicazione a livello delle genti, che sembrano allontanarsi sempre più. 
Nell’era della comunicazione veloce e diffusa sembriamo catapultati in un passato pieno di contrasti basati su incomprensioni culturali che inevitabilmente portano a conflitti sanguinosi incomprensibili. 
L’errore comunicazionale è evidente a tutti i livelli, e l’autodifesa è alla base, che diviene contrasto aspro e pericoloso per la sopravvivenza della intera umanità. 
La capacità di affrontare nuovi percorsi e nuove sfide, richiede sempre un elevato aggiornamento tecnico e intellettuale, basato sul rispetto degli altrui pensieri. 
L’iniziativa di cambiare registro, fare cinema di contenuto di stampo completamente innovativo, nasce sulla spinta del cinema di facile presa. Ripartire da zero, azzerando tutti gli stereotipi, affondando sui veri punti di forza e quindi l’esigenza emersa e motivata da uno studio approfondito, evidenzia un forte bisogno di portare avanti temi spesso scomodi ma pur veri.
Tutto ciò in un contesto territoriale globale, che attraversa tutte le latitudini coinvolgendo popoli di ogni razza e cultura. 
Si tratta di una nuova concezione di pensiero imprenditoriale cinematografico, con lo scopo di una forte valenza sociale, soprattutto nel mondo giovanile in particolare e non. 
Bioika film production, peculiare nelle sue diverse forme di contenuto, nelle sceneggiature, gioca un ruolo di fondamentale importanza.
Curriculum artistico

A 15 anni, intraprende lo studio della fotografia, con macchine e ottiche Zeiss per passare alla Rolleiflex ed altre marche con formati 6×6.
A 17 anni calca i  palcoscenici dei teatri, Romolo Valli e S. Domenico di via Manzoni; intrapende concomitantemente lo studio del pianoforte.
Negli anni ’70 sviluppa tecniche composite con diapositive (vedi 3D di oggi).
Dopo aver completato gli studi di base, frequenta l’università Maschio Angioino di Napoli, e successivamente la facoltà di Scienze dell’università di Messina.
Lavora negli Stati Uniti D’America per un decennio con incarichi itineranti nel bacino dei Carabi e concomitantemente nel continente Sud Americano ( Venezuela, Colombia, Equador e Cile ) e nel vecchio continente in Russia e Turchia e nel continente africano in Libia e Tunisia.
A 25 anni comincia a scrive sceneggiature di film, trattanti temi sociali.
Nel ’70 acquista la prima telecamera Bell & Howell film sound Zeiss di fabricatura germanica.
L’attività documentaristica lo affascina a tal punto che continua ancora oggi.
Nel 1999 registra il marchio Bioika, presso l’ufficio marchi e brevetti di Roma
Nel 2009 lo diversifica in Bioika production per il comparto cinematografico, di cui ne è il presidente, rappresentante legale e amministratore unico, dove all’interno della stessa, porta avanti sempre la Sua passione documentarista e soggetti sociali messi in tema cinematografici.
Ancora sviluppa divulgazione scientifica e teatro terapia, per tutte le fasce di età.

L’essere autore indipendente, per scelta, lo spinge a non legarsi a nessuna corrente politica per non essere strumentalizzato da fattori esterni condizionanti.

I film inchiesta sono il Suo pane quotidiano, affronta in modo schietto gli argomenti, perché possano arrivare al pubblico messaggi non distorti.

Autore preferito Joseph Conrad